lunedì 4 ottobre 2010

Cronometro a squadre - Gordona (SO) - 3 ottobre 2010

Ma che ci fa un velocista in una cronometro a squadre? Ebbene si mi hanno fregato anche questa volta, con la scusa che mancava un componente per creare il quartetto il Presidente Gipa mi ha obbligato a partecipare, altrimenti mi tagliava lo stipendio, ihihihihihi.
Faro' quindi parte della squadra denominata TEAM VALTELLINA 2 iscritta nella fascia B, mentre il TEAM VALTELLINA 1 correrà nella fascia A.
Il ritrovo è previsto a Gordona (SO) con partenza alle ore 10.30 quindi decido di andare in bicicletta perche' la distanza e' di "solo" 35 km. un giusto chilometraggio per scaldare un vecchio motore come mio, lungo la strada incontro anche Bianchini che ha avuto la mia stessa idea e quindi andiamo in coppia al ritrovo, mentre Busi e Tolo decidono di andare in auto.
Prima della partenza ci scaldiamo un po' facendo una decina di km. tanto per affiatarci un po', visto che non abbiamo mai provato una competizione del genere tutti assieme.
Alle 10.54 si parte, il percorso e' bello, leggermente in discesa nell'andata e quindi leggermente in salita al ritorno con lo strappo finale di 1 km. di salita vera, riusciamo a mantenere una buona velocità nella fase di andata, intorno ai 47/48 km/h, mentre il ritorno la velocità di abbassa vista la conformazione della strada, concludendo la prova con un buon 32' 54" che avendola affrontata con bici e ruote tradizionali e senza una specifica preparazione nonche' qualche problema durante i cambi ci proiettano sul podio in 3^ posizione della fascia B (vecchietti) e un ottima 6^ posizione in classifica assoluta Quindi un'ottima prestazione da parte del team che con Bianchini Oliviero, Busi Walter, Perregrini Valter e Tolomeo Stefano

Ottima prestazione anche per l'altra squadra del  TEAM VALTELLINA 1 che si piazzano in 7^ posizione a 30 centesimi da noi.
La vittoria assoluta va ai campioni del mondo in carica di cronometro: i fratelli Mascheroni e i fratelli Perotti che con la loro partecipazione hanno reso prestigiosa questa manifestazione che con 47 km./h dimostrano pienamente le loro grandi doti atletiche.

FASE DI GARA (Busi, Tolomeo, Bianchini, Perregrini)


IL PODIO FASCIA B


IL CAMPIONI DEL MONDO


Classifica


giovedì 9 settembre 2010

Gara Basiano - 5 settembre 2010

Eccoci qua, in ritardo di qualche giorno, ma l'articolo sulla gara di Basiano è finalmente pronto. Il 5 settembre il gruppo http://www.scfumarefamale.it/ ha organizzato la 6^ prova del Challanger Colnago sul circuito di 9 giri in quel di Basiano per un totale di 103 km. con partenza unica per tutte le categorie.
Di solito la cronoca di una gara avviene in maniera cronologica, ossia dall'inizio alla fine ma questa volta voglio stravolgere lo standard e quindi partiro' dalla fine, ovviamente la gara è vissuta in prima persona e quindi è un racconto visto dalla mia prospettiva, vado:
Siamo al 7 giro, ne mancano ancora 2, e decido che provero' ad anticipare evitando cosi' la volata di gruppo infatti nei precedenti giri rilevo un tratto in falsopiano dove gli attaccanti hanno qualche possibilità in piu' per evedere quindi mi porto nelle prime posizioni e aspetto quel tratto dove partono Marzini e Ciardo che prendono e saltano Invernizzi che si era avvantaggiato qualche km. prima, capisco che è il luogo giusto e forse anche gli attacanti giusti, scalo qualche dente e parto, sfruttando il falsopiano aggancio subito Invernizzi e potrei portarmi subito sugli altri due, ma penso che tatticamente in quattro si andrebbe molto piu' forte che in 3 e quindi decido si rallentare e permettere ad Invernizzi di agganciarsi alla ruota, mi giro e lui mi da l'ok, è quello che aspetto per chiudere sui due che hanno 200 metri, sfrutto il tratto finale del falsopiano e prima di svoltare a destra siamo sulle loro ruote e il gruppo è a 200 metri, ci guardiamo e senza dire nulla ci accordiamo subito per tirare, altra svolta  a destra e il vento e' contrario davanti si mette Marzini che con un rapporto lunghissimo fa una trenata spaventosa sopra i 50 km/h, stessa cosa per Ciardo ed un buon ritmo anche per Invernizzi, io sono un po' in affanno, probabilmente pago lo scatto per chiudere e quindi salto un paio di cambi rassicurando i compagni sulla mia collaborazione. Guadagniamo subito un bel vantaggio, la collaborazione c'e', passiamo sotto l'arrivo e manca un giro, mi volto e non vedo il gruppo è fatta, la fuga e' buona.

Gli ultimi 10 km. volano, la velocità è sempre intorno ai 50 km/h, in alcuni tratti, in particolare controvento sono al limite, mentre sul falsopiano e con il vento a favore vado bene (anche in discesa, ihihihi), cosi' arriviamo all'ultimo km. e qui qualcuno comincia a saltare i cambi, ma poi Marzini che l'unico della prima fascia decide di tirare solo lui e arrivare cosi' all'arrivo senza brutte soprese. Siamo ai 250 metri sono a ruota di Marzini e parto, forse un po' lungo con il rischio che qualcuno mi salti ma non succedera' passero' il traguardo in testa a questo gruppetto.



Ora direte: "Bravo Valter, bella vittoria, complimenti!!!!", noooo !!!!!! Niente di piu' falso, perche' prima di noi è arrivata la fuga dei 22 che e' partita al secondo giro, ihihihihihih
Fuga che nemmeno ho visto partire perche' alla partenza ero in ultima posizione (dovuto al cambio di programma degli organizzatori che invece delle due partenze all'ultimo minuto hanno optato per la partenza unica in quanto la prima fascia era poco rappresentata) e per risalire il gruppo in fila indiana ho impiegato quasi un giro, cosi' nel momento giusto ero nel posto sbagliato, cosi' non posso raccontare cio' che e' successo davanti ma posso postare questa foto che dice tutto.


La vittoria va a Passi Daniele che con un colpo di classe, che solo i grandi sanno fare, riesce a vincere questa bellissima gara.



Che anticipa la volta del gruppo dei primi



Le classifiche le trovate sul sito dell'organizzatore:


Un saluto a tutti ci vediamo domenica alla Grande Gara.

lunedì 30 agosto 2010

Gara - Cologno Monzese - 29 agosto 2010 - Challanger Colnago

Un inviato speciale all'interno della gara.
Ebbene si dopo 4 anni inattività agonistica sono tornato a mettere il numero sulla schiena e in questo caso anche sul casco, chi l'avrebbe mai detto? Per questo ringrazio i miei compagni di team e il Presidente del Team Valtellina Gipa che mi ha voluto ancora con la sua mitica maglia nera, ora viene da chiedersi come mai il debutto in questa gara? Bhe per questo devo ringrazione l'amico veneto Simone Tortato che un giorno in chat mi ha fatto conoscere queste gare organizzate dal gruppo SCFUMAREFAMALE e analizzandole sul loro sito http://www.scfumarefamale.it/ e nella relativa pagina di Facebook, ho scoperto un modo nuovo di fare gare per cicloamatori che sinteticamente possiamo indicare con: ottima distanza (90-110 km.), ottimi percorsi, ottima organizzazione per le strade e la sicurezza (ho visto anche 10 moto al seguito e tutti professionali), prezzo iscrizione contenuta 10 euro, premi ottimi e per tutti, ottima suddivisione delle categorie, orari di partenza perfetti, che ci permettono di dedicare il pomeriggio alle nostre famiglie, potrei andare avanti per ore a scrivere gli elogi ma è ora di entrare nel vivo dell'evento.
Detto questo decido che il mio rientro in gruppo sarà in quel di Cologno il 29 agosto 2010 e cosi' sarà, convinco i miei compagni di squadra: Gigi, Busi, Tolo, ad unirsi alla spedizione cosa che faranno con grande entusiasmo, inoltre si aggregano anche altri 3 valtellinesi: Galli, Palma e Ciaponi.
Alle ore 06.00:
Si parte da Morbegno, il morale e' alto, la voglia di confrontarsi con gli altri atleti c'e' e alle ore ore 07.20
siamo al ritrovo dove in pochi minuti ci rendiamo conto di essere entrati in un altro mondo, l'arrivo sembra quello di una gran fondo  e vedo organizzatori ovunque questo mi fa capire l'impegno e la passione che hanno dedicato ai loro eventi.
Ore 07:50:
Siamo nel parcheggio vicino al ritrovo con i soliti rituali: indossare il numero (destra o sinistra), gonfiare le ruote con il solito dubbio della pressione giusta in base alle condizioni climatiche, le borraccie, il rifornimento, le battute con i compagni di team ma nel frattempo piano piano l'adrenalina cresce e 4 anni di inattività sono tanti quindi mi devo porre degli obiettivi minimi da raggiungere: primo fare piu' giri possibili, 2 terminare la gara, 3 cercare di fare la volata finale, andare in fuga non se ne parla, non avrei la forza e la resistenza per dare i cambi.

Ore 08:15: un piccolo riscaldamento piu' che altro per provare il mezzo meccanico che sia tutto ok, tanto ci sono 102 km per scaldarsi bene;

Ore 08:30: dopo che l'organizzatore Valter ci fa scegliere se fare 16 o 17 giri e qualche foto ufficiale fatte da Silvia parte il piccolo trasferimento sulla provinciale ove parte ufficialmente la gara e subito parte in fuga da solo Galli che rimane al comando per alcuni chilometri ma poi viene ripreso e per 2 giri l'andatura rimane costante senza grandi accellerazioni. Al terzo giro, nelle curve che immettono nel rettilineo d'arrivo, decido di partire secco per vedere come affrontarle in un eventuale arrivo in volata, si accoda un altro atleta e insisto anche dopo il traguardo, mi raggiunge anche Ciaponi, ma al momento non mi rendo conto di quello che ho fatto, perche' da quel momento inizia la battaglia ci saranno 3 giri della morte, ossia  si scatena l'inferno scatti, controscatti, l'andatura sempre sopra i 50 con punte intorno ai 60 km/h in pratica un'inferno, il gruppo si rompe si ricompatta si allunga, tanti cominciano a perdere le ruote, al termine di questi 3 giri infernali il gruppo è ancora compatto quindi tutto da rifare, per quanto mi riguarda le gambe girano bene vuol dire che almeno in questo ultimi mesi mi sono allenato bene.
Verso metà gara esce un bel gruppetto nel quale riusciamo ad inserire SUPERGIGI, sembra fatta perche' il vantaggio aumenta subito e dietro l'inseguimento non è organizzato, ma poi vedo in lontananza che i fuggiti invece di stare in fila sono un po' ammassati, segno che non tutti tirano e che la velocità non è da fuga buona, infatti dico a Ciaponi: la fuga non andra' in porto  e cosi' sarà.

Passata la metà gara, da qui in poi chi vuole vincere non puo' piu' sbagliare ed infatti se ne vanno 3 moto di grossa cilindrata: Colombo, Gobbi e Cavalli, si capisce subito che è la fuga buona, sono i piu' forti e fanno la differenza.
Mancano ormai pochi giri i tre sono irraggiungibili, mentre esce un altro gruppetto di 6 atleti che riusciranno ad arrivare con pochi secondi sul gruppo: Buroni, i due Falzone, Berto, Casartelli e Mancini.
Siamo all'ultimo giro: parte secco Niki Giussani e a ruota si fionda l'amico Ciaponi su quali rientrano 3 atleti e anche questa volta sempre fatta per i fuggitivi ma invece il gruppo reagisce e a pochi km. riprende i 5 fuggitivi

 ed anche gli altri 6 sono ormai vicinissimi ma non riusciremo a riprenderli, quindi siamo all'ultimo km., e mi trovo intorno alla 15^ posizione del gruppo e decido che provero' a fare la volata, anche se mentalmente è molto difficile essere agonistico dopo tanto tempo di inattività, ma l'esperienza aiuta e quindi risalgo qualche posizione mi trovo intorno alla 10 posizione alla curva prima della chicane, recupero ancora qualche posizione e dopo la Chicane si apre il gas, l'adrenalina è a mille, riesco a superare ancora qualche atleta finendo cosi' 6° nella volata di gruppo raccogliendo un risultato che non avrei mai creduto possibile, ma la voglia di fare bene, la passione, l'esperienza e la presenza del mio portafortuna ossia mia moglie Simonetta che per tutta la gara mi ha incitato, filmato e fotografato riesco a raccogliere un 15° assoluto e un 4° posto di categoria.
Al termine della gara verranno premiati tutti cosa mai vista in una gara di ciclismo, i miei compagni e amici valtellinesi si piazzano tra la 20 e 30 posizione assoluta con un buon risultato da categoria, ma quello che conta che tutti sono stati protagonisti dando battaglia in questa stupenda gara di Cologno: le fughe di GIGI, BUSI e CIAPONI, gli allunghi di GALLI, le tirare di TOLOMEO ed infine PALMA, comunque a BUSI darei il premio per il piu' combattivo, per tutta la gara è stato davanti al vento e in ogni foto fatta dall'organizzazione lo trovare sempre davanti, ogni presente, questa foto ne è la prova.


In conclusione voglio ringraziare mia moglie Simonetta, i miei compagni e amici di team, gli altri valtellinesi,  per la stupenda organizzazione di questa gara, Silvia per le bellissime foto, tutti gli organizzatori, addetti alla sicurezza, tutte quelle persone che hanno contribuito alla realizzazione della manifestazione e ovviamente a tutti gli avversari che mi hanno regalato una bellissima ed indimenticabile domenica in bicicletta, infine un pensiero di pronta guarigione ai quelli che sono caduti nella curva prima del rettilineo (sembra niente di grave per nessuno) vi aspettiamo presto in sella.
Il prossimo anno impostero' la mia stagione agonistica in base alle gare organizzate da questo stupendo gruppo che si chiama SCFUMAREFAMALE.
Un saluto a tutti e ovviamente: VIAAAA A TUTTAAAAAAAA !!!!!!!!!!!!!!

mercoledì 4 agosto 2010

VALTER versus SORMANO

4 AGOSTO 2010: 163 KM.
Percorso in dettaglio su google maps


Questa mattina mi sveglio alle 08:00 e mi sento in forma smagliante quindi mi dico sei pronto per la sfida del mese ossia Valter versus Sormano? Di questa mitica salita brianzola ne ho sempre e solo sentito parlare quindi e' giunto il momento di colmare questa lacuna ciclistica, ma ce la faro' oppure sarà il muro a vincere? Bho lo vedremo.
Faccio una colazione veloce, un caffè e una briosche e parto, imbocco la statale per Colico, il vento a favore mi aiuta a tenere un buon ritmo ma mi accorgo subito che è una di quelle giornate si, le gambe non sentono la catena, e i chilometri scorrono velocemente tanto che dopo 1 ora e 35 sono gia' a Lecco, guardo la media 37,4 eppure ho seguito solo il cardio (è vero che ho preso la scia di qualche pulman, ape, auto, moto, ihihihih) ma la gamba e' ancora  buona quindi proseguo per Onno (ma come e' possibile che c'e' il divieto per i ciclisti per entrare in galleria? E' l'unica strada che c'e', va bho le solite cose all'italiana, quindi mi tocca fare un paio di km. a nuoto con la bici in spalla).
Inizia la salita di Onno, devo sempre stare attento al cardio non devo arrivare ai piedi del muro con la gamba troppo stanca altrimenti saranno dolori, salgo con un 34x19 a buon ritmo su questa inedita salita che mi sembra pedalabile. Dopo un paio di km. prendo un'altro ciclista che mi spiega la strada per arrivare a Sormano e dopo avermi chiesto da dove arrivo mi dice: "bagai te se mat", ihihihihih, sti comaschi.
Arriviamo a Asso e lui svolta a sinistra per tornare verso Erba invece per me si continua a salire e dopo la svolta a sinistra inizia la salita che porta verso il paese di Sormano. Nell'altra direzione scendono parecchi ciclisti mentre io sono sempre solo, speravo in qualche bel gruppetto che mi prendesse ma niente da fare, va bhe si continua a salire anche questa una salita pedalabile.
A pochi km. da Sormano incontro un camper che scende nella direzione opposta e mi fa il gesto del pollice alzato (ovviamente e' una straniero, non so il perche' ma sono sempre loro i piu' gentili con i ciclisti, altronde siamo i piu' deboli sulla strada, segno di grande civiltà che per noi è ancora un miraggio) comunque contraccambio il gesto e il sorriso e si va avanti.
Eccoci, sono passate 3 ore e la sfida e' arrivata, i due contenenti sono pronti a salire sul ring, intanto vediamoli alla bilancia:

MURO DI SORMANO: Dopo una brevissima discesa e un ponte che scavalca un torrente, inizia la salita che si snoda per circa 1700 metri superando un dislivello di 280 metri (quota iniziale 827 m, finale 1107 m), con una pendenza media del 17% e punte fino al 25%.




VALTER: 45 anni, 168cm x 68 kg (si si sono fuori peso forma di 5 kg. ma ci sto lavorando), rapporti a disposizione 34x25 (tutti mi hanno detto che ci vuole il 28, va bhe ma poi e' troppo facile, ihihihih).




Ci siamo, attraverso il ponte e vedo parecchie persone sedute ai tavolini di legno che mangiano alla grande, questi mi guardano in maniera strana, chissà il perchè, intanto inizia la salita e la prendo subito sui pedali perche' è subito tosta ma poi dopo poche centinaia di metri passo la sbarra di legno e mi siedo cercando di non strafare, intanto il cardio segna 173-175 battiti la mia frequenza che riesco a reggere in salita quindi penso che sto muro tutto sommato non e' niente di particolare perche' mi ricorda la strada che faccio per andare in baita sopra a Buglio in Monte, ma presto i miei pensieri cambieranno infatti la strada aumenta la pendenza e la fatica comincia a farsi sentire i battiti sono saliti a 178 e non devo farli andare oltre altrimenti rimango senza gambe, intanto arriva il tratto con il rettilineo e i pini sulla sinistra e la pendenza aumenta ancora i battiti sono saliti a 180 e non posso farci nulla perche' se rallento ancora perdo l'equilibrio, le braccia cominciano a fare male, segno che ormai sono a tutta e per la prima volta mi passa per la mente la voglia di mettere il piede a terra, l'acido lattico fa bruciare i muscoli, il fiato è a mille, le braccia fanno male, la testa sta mollando, il muro è a un passo dalla vittoria, quando ormai sembra finita la mente si ribella alla sconfitta e non ci sta e una voce mi dice: Valter hai fatto tutta questa strada per venire qui e ora vuoi uscirne sconfitto? E' quello che ci voleva, non mollo, piuttosto "crepo" qua su questa salita ma non mollo. Vado avanti ormai non mi interessa piu' il mal di gambe, le frequenze, il mal di braccia, pedalo pedalo pedalo quando ad un tratto dopo una curva a destra vedo la fine della salita, ce l'ho fatta ho vinto io !!!! Non so il perche' ma credo che anche il muro sia contento della mia vittoria.



Sono in vetta, sulla Colma di Sormano a quota 1124 e ora devo tornare a casa, seguendo il percorso che porta al Pian del Tivano per poi scendere a Nesso sul ramo occidentale del lago di Como e proseguo verso Bellagio, dove prendo il traghetto per Varenna, non prima di essermi rifocillato in bellissimo bar con vista sul mare ops sul lago.



Sbarco a Varenna, la gamba è ancora buona e il vento e' con me, arrivo in poco tempo alla ciclabile del Trivio di Fuentes che mi porta a casa stanco ma felice.